domenica 30 dicembre 2012

Happy New Year !

Chiudiamo il 2012 con i migliori auguri a tutti i lettori, ai visitatori, ai clienti, agli amici (ed ai nemici, siamo buoni noi...), ringraziamo tutti per essere passati al Grano e Sale, per aver mangiato con noi, oppure per aver ci dedicato  qualche minuto qui, su questo Blog, che chiude anche il suo primo anno, e vi aspettiamo - se volete - per passare la Notte di san Silvestro da noi, in pizzeria!



A tutti  auguriamo di cuore BUON ANNO NUOVO, e che il  2013 sia pieno di gioia, pace, salute e di sogni realizzati!
Immaginate ora di essere a New York, a Times Square, per la classica caduta della sfera che inaugura il 2013, ed allora cosa c'è di meglio che iniziare l'anno con un classico ?
Ecco la mia versione favorita di Auld Lang Syne, con la splendida Lea Michele....

Auguri da me, Chiara e tutti collaboratori di Grano e Sale e del blog.

venerdì 21 dicembre 2012

Scienza vs. tradizione: la fisica contro Babbo Natale

Dopo aver brevemente - e speriamo piacevolmente -  illustrato nel post precedente  la tradizione legata a San Nicola, e quindi  le sue "trasformazioni" nel tempo e nel mondo, vorrei dedicare questo piccolo post pre-natalizio ad un altro aspetto, diciamo più leggero legato alla figura di Babbo Natale: il suo immane, eroico sforzo di combattere contro le leggi della fisica per fare felici tutti i bambini del mondo.

Lo spunto viene da una celebre - ed ormai datata - ricerca effettuata da un gruppo di allegri studenti di fisica,  forse americani (ma qui la memoria - seppur recente - si è persa..) e sembra  nata per scherzo, seppure con tutti i crismi della ricerca scientifica  con il fact checking e le formule giuste insomma.

Molti di voi la conosceranno già, ma visto che "repetita juvant" in questo clima fresco  natalizio pensavamo di  trascorrere le poche ore che restano al 25 Dicembre con qualche sana risata.



PROVA SCIENTIFICA CIRCA L'IMPOSSIBILITA' DELL'ESISTENZA DI BABBO NATALE.


Nessuna specie conosciuta di renna può volare. Ci sono però 300.000 specie di organismi viventi ancora da classificare e, mentre la maggioranza di questi organismi è rappresentata da insetti e germi, questo non esclude completamente l'esistenza di renne volanti che solo Babbo Natale ha visto.
Ci sono due miliardi di bambini (sotto i 18 anni) al mondo. Dato però che Babbo Natale non tratta con bambini Musulmani, Hindu, Buddisti e Giudei, questo riduce il carico di lavoro al 15% del totale, cioè circa 378 milioni.

Con una media di 3,5 bambini per famiglia, si ha un totale di 98,1 milioni di locazioni. Si può presumere che ci sia almeno un bambino buono per famiglia.Babbo Natale ha 31 ore lavorative, grazie ai fusi orari e alla rotazione della terra, presumendo che viaggi da Est verso Ovest.
Questo porta ad un calcolo di 822,6 visite per secondo. Questo significa che, per ogni famiglia Cristiana con almeno un bambino buono, Babbo Natale ha circa un millesimo di secondo per:

  1. trovare parcheggio (cosa questa semplice, dato che può parcheggiare sul tetto e non ha problemi di divieti di sosta);
  2. saltare giù dalla slitta;
  3. scendere dal camino;
  4. riempire le calze;
  5. distribuire il resto dei doni sotto l'albero di Natale;
  6. mangiare ciò che i bambini mettono a sua disposizione;
  7. risalire dal camino;
  8. saltare sulla slitta;
  9. decollare per la successiva destinazione.
Ipotizzando che le abitazioni siano distribuite uniformemente (che sappiamo essere falso, ma accettiamo per semplicità di calcolo), stiamo parlando di 1.248 Km per ogni fermata, per un viaggio totale di 120 milioni di Km.Questo implica che la slitta di Babbo Natale viaggia a circa 1040 Km/sec, a 3000 volte la velocità del suono. Per comparazione, la sonda spaziale Ulisse (la cosa più veloce creata dall'uomo) viaggia appena a 43,84 Km/sec, e una renna media a circa 30 Km/h. Il carico della slitta aggiunge un altro interessante elemento:



Ipotizzando che ogni bambino riceva una scatola media di Lego (del peso di circa 1 Kg), la slitta porta circa 378.000 tonnellate, escludendo Babbo Natale (notoriamente sovrappeso).
Sulla terra, una renna può esercitare una forza di trazione di circa 150 Kg.Anche assumendo che una "renna volante" possa trainare 10 volte tanto, non è possibile muovere quella slitta con 8 o 9 renne, ne serviranno circa 214.000.Questo porta il peso, senza contare la slitta, a 575.620 tonnellate. Per comparazione, questo è circa 4 volte il peso della nave Queen Elizabeth II.

Sicuramente 575.620 tonnellate che viaggiano alla velocità di 1040 Km/sec generano un'enorme resistenza. Questa resistenza riscalderà le renne allo stesso modo di una astronave che rientra nell'atmosfera. Il paio di renne di testa assorbirà 14,3 quintilioni di Joule per secondo.

In breve si vaporizzerà quasi istantaneamente, esponendo il secondo paio di renne e creando assordanti onde d'urto (bang) soniche. L'intero team verrà vaporizzato entro 4,26 millesimi di secondo.

CONCLUSIONE: se Babbo Natale fosse mai esistito, ora sicuramente è morto!


E' un gioco, una burla, sia ben chiaro che NOI a Babbo Natale ci crediamo eh !! 

BUONE FESTE ! ! !

giovedì 6 dicembre 2012

Da San Nicola a Santa Claus


Ovvero: delle metamorfosi di Babbo Natale

 Il 6 Dicembre segna inevitabilmente l’inizio dei festeggiamenti legati al Natale, e – più in generale – alla fine dell’anno solare, celebrando il primo Santo che dispensa doni ai bambini, seguito (sempre nel mese di dicembre) da Santa Lucia, Gesù  Bambino, ed infine (a Gennaio) dai re Magi.
Ma chi era San Nicola? E come mai nel tempo è diventato Santa Claus, ovvero il nostro Babbo Natale?



San Nicola, Vescovo di Myra visse nell'attuale Turchia del 3° secolo, ed è uno dei primi vescovi cristiani ufficiali eletti dopo l'editto di Costantino.
Dopo la morte parte delle sue spoglie furono portate a Bari (da cui l’appellativo San Nicola di Bari) e la venerazione popolare presto lo accostò al mondo infantile, questo perché del Santo veniva ricordato un miracolo in cui si fece benefattore di alcune ragazze nubili in difficoltà economica, che rischiavano di essere vendute dal padre come schiave.
Nicola raccolse del denaro e lo lasciò proprio fuori dalla porta, ma poi in alcune rappresentazioni medievali i  suoi doni saranno lasciati all'interno di scarpe nuove per le ragazze, scarpe che con il passare del tempo si trasformeranno in calze, proprio come quelle che si appendono al camino!



Da Bari, attraverso il porto ed i collegamenti marittimi col Nord Europa, il santo lentamente viene venerato anche come protettore dei marinai: le prue delle navi occidentali spesso sono intarsiate con la sua effige in abiti vescovili e barba lunga.
In quasi ogni città portuale, anche dove c'è solo un porto fluviale, nascono chiese dedicate a San Nicola (persino a Berlino, c'è il quartiere di san Nicola, uno dei più antichi della città sulla Sprea), ed i marinai cominciano ad esportare effigi del santo anche oltre oceano.



La sua iconografia è semplice: magro, con la mitra (nel senso di cappello e non arma..) e bastone pastorale, l'abito è bianco e rosso, ma il rosso è ancora sporadico.
In Europa, soprattutto nel Nord, il santo continua ad essere invece associato ai bambini ed alla distribuzione di doni, soprattutto ai bambini buoni, e col tempo gli viene associato anche un losco aiutante, che in Germania chiamano Ruprecht, a metà strada tra un Troll ed un diavolo (retaggio pagano) che invece deve spaventare i bambini cattivi!



La figura si associa quindi al 35 Dicembre solo "occasionalmente", visto che il 6 Dicembre è l'inizio dei festeggiamenti dell'avvento cristiano, ma di lì a farne un vero e proprio distributore di dolci passeranno anni, anzi secoli..

Marinai olandesi ed inglesi nel frattempo hanno esportato la figura anche in America, con il nome di Sankt Nikolaus, nome ostico per gli americani (era già successo con le polpettine di carne amburghesi, Hamburger Klopse che i locali ribattezzarono velocemente hamburger..) e quindi tendono a chiamarlo solo Saint Claus, poi - per una strana evoluzione - Santa Claus.



La figura è però ancora marginale, finchè - all'inizio del 20° secolo - l'aspetto moderno di Santa Claus assume la forma definitiva grazie ad una sua raffigurazione contenuta nella pubblicazione della poesia "Una visita di San Nicola", ora più nota con il titolo La notte di Natale (The Night Before Christmas), avvenuta sul giornale Sentinel nel 1823.



Santa Claus vi viene descritto come un signore un po' tarchiato con otto renne, che vengono nominate (per la prima volta in questa versione) con i nomi di Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Donder e Blitzen.

Le immagini di Santa Claus si sono ulteriormente fissate nell'immaginario collettivo grazie al suo uso nelle pubblicità natalizie della Coca Cola. La popolarità di tale immagine ha fatto sì che si diffondessero varie leggende urbane che attribuivano alla Coca-Cola l'invenzione stessa di Santa Claus.
È, vero che l'immagine della Coca-Cola e quella di Santa Claus sono sempre state molto vicine, poiché - pur non inventandolo - viene comunemente rappresentato con i colori bianco e rosso: originariamente il vestito di Santa Klaus era infatti di colore verde, ma fu proprio con il marchio Coca Cola ad assumere gli odierni colori, come una lattina di Coca Cola!



Ecco quindi che il vecchio vescovo turco, magro e quasi ascetico, torna in Europa (dopo la seconda guerra mondiale) quale paffutello vecchietto di rosso vestito !