giovedì 14 febbraio 2013

La pietra angolare dell'amore - San Valentino

San Valentino - vista anche la "territorialità" del Santo ternano - val bene un post, anzi una riflessione veloce, seppure attenta, e dopo aver cercato tra i meandri della storia, scorso le pagine migliori della letteratura universale, dopo aver letto parole, parole, parole, ho finalmente colto la vera essenza dell'Eros (diverso dall'Agape) così come lo intende l'uomo moderno, con tutta la "sovrastruttura" romantica che si associa al termine.

Ho trovato la pietra angolare dell'amore (ma era facile in realtà...), ben nascosta tra centinaia di alte pietre, a delimitare un muro di cinta di un giardino, incastonata, sghemba, vicino ad altri mattoni, a prima vista insignificante, grigia, anzi di un ocra sporco, appena toccata da un piede che cerca un appiglio per superare quel limite invalicabile dell'odio e del pericolo, per giungere sotto ad una finestra, e  - di notte - godere della visione di un sole che sorge, e che annienta la luna con il suo splendore inatteso, come in una eclissi all'incontrario.

Tutte le parole, gli aggettivi, i sostantivi, tutti i sospiri, i mugugni, le risa e le lacrime, tutte le metafore del mondo, le iperboli ed i simboli, tutto ciò che scriviamo, pensiamo, sogniamo di notte e di giorno, rapiti dall'immagine del nostro desiderio, tutte le lettere scritte e mai spedite, tutti i graffiti insensati pieni di sigle, tutti i lagnosi TVB, tutti gli osceni 6MSC dipinti sui muri, tutti i lucchetti sacrificati sui ponti, tutti gli scarabocchi vergati sui diari durante le pigre lezioni di latino, tutte le poesie infantili, le frasi rubate, le citazioni inattese trascritte furtivamente su fogli volanti, tutti  gli incarti di baci Perugina lasciati tra le pagine dei libri amati, a mo' di segnalibro, tutte le canzoni, tutti i musicals, i  film natalizi e quelli Valentiniani, tutte le soap operas e le serie tv, insomma tutto lo scibile umano che attiene all'amore rappresentato nasce da questa breve scena, e dal dialogo che ne segue, scritto attorno al 1596:

Nessun commento:

Posta un commento