sabato 2 marzo 2013

Storia ed origine del Ristorante

Il Ristorante - nelle sue molte declinazioni etniche, tradizionali, internazionali - è decisamente un'istituzione fondamentale per l'alimentazione: un locale dove ci si siede e si mangia, pagando una certa somma per il cibo ed il servizio. Fin qui tutto bene, ma qual'è la storia e l'origine del ristorante moderno?
Il cibo viene venduto in strada sin dall'origine dei tempi: alle fiere, ai mercati della domenica, durante particolari eventi pubblici, già nell'antica Roma - così come nella Cina Imperiale o nel Magreb - la gente poteva approfittare di luoghi pubblici dove sostare lungo un viaggio e rifocillarsi velocemente, "ristorandosi" dalle fatiche appunto.



Le cucine di strada sono da sempre il perno di questa ristorazione: per pochi soldi si può comprare del cibo (pronto) in Cina, in Giappone (a Tokyo proprio nei cosiddetti Yatai di strada si vendono le migliori zuppe di udon), in Europa o in Africa, magari sedendosi su piccoli banchetti improvvisati, fianco a fianco con altre persone.


Ancora oggi i ristoranti di strada sono parte integrante della geografia dei villaggi in Africa o in Oriente, ed una loro versione più "stabile" ha ormai conquistato l'occidente da anni: pensiamo infatti al fenomeno del Kebab.
Quando - e dove - si passò da questa filosofia "di strada" ad una situazione più stabile e completa? Possiamo affermare che il salto avvenne in Francia, durante il 18° secolo, dove esistevano già Locande e spacci pubblici di bevande e cibo in precedenza, luoghi di incontro per viaggiatori da tutta Europa, che però non si preoccupavano molto della qualità del cibo, quanto della velocità nel servizio e dei prezzi contenuti.
Tra i cibi offerti in questi luoghi possiamo ricordare i salumi, i formaggi ed i Crauti (soprattutto in Alsazia, e poi in Austria), ovvero cibi non esattamente elaborati, ma che fungono allo scopo: il sale e le spezie contenute nelle pietanze accendono la sete ed il cliente ordina soprattutto da bere, birra e vino, per la gioia dei tavernieri.



In Austria, soprattutto nella Wiener Wald (la Foresta Viennese) esistono ancora oggi locali simili che servono  vino nuovo (Heuriger) accompagnato da salumi e formaggi. In Spagna questa memoria è presente nelle bodegas che servono Tapas, e - naturalmente - in Inghilterra la memoria va subito ai Pubs.
Tutti questi locali avevano (ed in una certa misura hanno ancora) la fama di essere un ritrovo per gente del popolo, luoghi spesso sconvenienti che attirano gente litigiosa e poco educata!
In Italia questo ruolo veniva svolto egregiamente dalle Trattorie, loddove i trattori (dal latino tractare, ovvero maneggiare, curare, e quindi servire e dare da mangiare...) erano ben noti ai viaggiatori del Grand Tour.

A Londra le taverne (Inn, nel senso di locale con parte interna, mentre il termine Pub è un'evoluzione di Public House..) nel 18° secolo possono essere considerate già alla stregua dei ristoranti moderni, in quanto offrono spesso cibo cucinato, caldo - spesso zuppe ed arrosti - che l'oste serve al tavolo, e sono solitamente considerati locali d'élite, molto diversi dalle taverne italiane o tedesche, quasi dei "Ristoranti" appunto, dove mangiano i membri del parlamento che non usano cucinare a casa!



La svolta verso il moderno "Ristorante" - e la nascita del nome stesso - si ha forse a Parigi, con il celebre Boulanger (panettiere) Chantoiseau che nel 1765 apre un locale nei pressi del  Louvre, dove affianca cibi caldi e minestre al suo pane ed ai tipici formaggi da tavola: è lui a chiamare il suo brodo "brodo ristorante", riferendosi ad un consommé a base di carne, adtto  a ristorare le forze indebolite degli operai.
L'aggettivo "ristorante" è noto sin dal Medioevo, ed indica proprio queste vivande ricche di carne e grassi, utili a ristorare le forze.
Il filosofo Diderot parla molto bene del locale del Ristoratore Chantoiseau, e di lì a poco altre trattorie e locande parigine si dedicano a creare piatti caldi, ristoranti, sempre più raffinati, serviti non più al bancone, o su tavole comuni, bensì ai piccoli tavoli individuali,  ricoperti da tovaglie, esibendo una lista di pietanze su un foglio incorniciato (il menù) ed esibendo al termine del pasto la "carta di pagamento", ovvero il conto.



Durante la Rivoluzione, e subito dopo, la notorietà dei nuovi locali va di pari passo con la diffusione del nome, per cui il termine "ristorante" passa dal definire un cibo, ad indicare il locale stesso dove questo cibo viene servito, e la parola passa nelle altre lingue con tale significato.
Oggi il termine Restaurant è entrato di forza nell'esperanto del cibo, è compreso da Tokyo a Mosca, da Città del Capo ad Helsinky, ed è apprezzato ovunque!

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