martedì 16 luglio 2013

Letture golose per l'estate

L'estate è la stagione delle letture per eccellenza, un periodo in cui un buon libro non si nega a nessuno, complice il relax (sotto l'ombrellone, in montagna, o semplicemente sdraiati all'ombra del giardino..) con la consueta pigrizia del fisico, che finalmente può rallentare  un po' il ritmo frenetico della settimana, tutti noi - chi più chi meno - prendiamo in mano un libro, per goderci la pace delle pagine, o dello schermo, nel caso di E-books.
Visto che questo è un blog che spesso attinge ai libri ed alle letture "di genere" per stimolare la curiosità dei lettori attorno al cibo, alle bevande, alle tradizioni ed alla convivialità in generale, mi sembrava logico consigliare un piccolo libro molto divertente ed istruttivo in questa sede.

Uno dei maggiori esperti italiani di alimentazione e tradizione culinaria è senza dubbio  Massimo Montanari, docente di Storia Medievale a Bologna, eccellente divulgatore ed ottimo scrittore di storie alimentari, con uno stile accessibile anche ai non esperti del ramo: accanto a veri e propri monumenti della letteratura storico-alimentare come la serie del Convivio, Alimentazione e cultura nel Medioevo, La fame e l'abbondanza e tanti altri titoli (quasi tutti editi dalla Laterza) interessanti, il professor Montanari - da qualche anno - si è dato anche alla letteratura di divulgazione più "leggera", proponendo dei godibilissimi volumi che raccontano la storia del cibo dal punto di vista dell'aneddoto, della curiosità, citando leggende e spiegandoci le radici delle nostre abitudini alimentari.

Tra queste ultime opere voglio consigliarvi un titolo: 



Il volume ci accompagna, con leggerezza ed ironia, lungo un cammino fatto di curiosità e storie affascinanti che ripercorre la storia ufficiale e quella orale dei cibi e delle tradizioni conviviali, dall'antica Roma ai Fast Food: 

"Perché il pane è un simbolo di civiltà? Cosa può insegnarci la pasta sul rapporto tra forma e sostanza? Che cosa significa dividere le carni, e non poter dividere la minestra? Ricercare la ricetta perfetta è ideologicamente corretto? Le ricette di cucina hanno qualcosa in comune con le ricette del medico? Perché al barbecue cucinano sempre i maschi? I piccoli gesti della vita quotidiana hanno un senso quasi mai banale. Aiutano a riflettere su quello che accade ogni giorno intorno a noi, sul nostro rapporto col mondo, con gli altri, con noi stessi. "Un'idea a cui sono particolarmente affezionato", scrive Montanari, "è che le pratiche di cucina non solo costituiscono un decisivo tassello del patrimonio culturale di una società, ma in molti casi rivelano meccanismi fondamentali del nostro agire materiale e intellettuale. La cucina può così essere assunta come metafora della vita, a meno che non ammettiamo che la vita stessa sia metafora della cucina".

Allora buona lettura e buone vacanze !

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